a cura del Dott. Claudio Pagliara – medico oncologo
L’essere umano non è fatto di sola materia. L’essere umano ha sicuramente una dimensione biologica, ma ha anche una dimensione immateriale: dimensione spirituale, dimensione mentale (fatta di conoscenze), dimensione psicologica (fatta di emozioni), dimensione sociale (fatta di affetti), dimensione spirituale (fatta di valori, di obiettivi, di senso per la vita e di atteggiamento verso la morte). All’origine di ogni malattia sono sempre coinvolte tutte le dimensioni dell’essere umano, sebbene in grado diverso a seconda del singolo caso. La prevenzione, ma anche la soluzione terapeutica va, pertanto, sempre cercata su tutti i fronti.
Questo semplice concetto sembra quasi scontato e naturale, eppure la sua accettazione comporta una vera rivoluzione nella prevenzione, diagnosi, prognosi e cura di ogni malattia.
Quanto detto fa capire che la stessa malattia può essere ottenuta attraverso percorsi diversi. Un tumore, ad esempio, può essere dovuto all’esposizione a cancerogeni, oppure ad uno stato importante di depressione conseguente ad un isolamento affettivo e sociale; ad uno stato di riduzione di amore e di autostima, ad una importante crisi spirituale, oppure ad una mancanza di capacità nel saper gestire produttivamente le proprie emozioni negative (la rabbia, la paura etc.). O ancora più probabilmente a tutte le componenti riferite, calibrate in modo diverso nel singolo specifico caso.
Ogni malattia è di origine multifattoriale, con una radice nella dimensione biologica, nella dimensione psicologica , nella dimensione sociale, nella dimensione sessuale, nella dimensione spirituale e nel suo ambiente di vita e di lavoro. Di conseguenza, per essere più efficace sia la promozione della salute, che la prevenzione o, anche, la cura di una malattia bisogna adottare una strategia multifattoriale e, spesso, multidisciplinare.
Lo sviluppo eccezionale della medicina tradizionale ha il difetto che si è sviluppata prevalentemente nella dimensione meccanicistica-riduzionistica.
Essere, come medici, informati e formati solo su una delle molteplici dimensioni dell’essere umano, porta ad avere un potere notevolmente inferiore: è come avere un solo braccio per fare prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione. Si diventa metaforicamente handicappati.
Solo se si riescono ad usare tutte le leve e le forze eccezionali presenti in ciascun essere umano, si può rendere possibile ciò che appare impossibile. In ogni dimensione dell’essere umano esistono forze ed energie che possono promuovere la salute o favorire un percorso di guarigione.
E’ ormai maturo il tempo per lo sviluppo di una medicina olistica, che impari a curare, non solo il singolo organo o le singole malattie, ma l’uomo nella sua interezza, e sempre in rapporto al suo ambiente di vita di lavoro.
Molte volte bisogna curare la mente per curare il corpo, oppure bisogna curare lo spirito, la vita sociale o l’ambiente materiale ed immateriale in cui si opera.
L’efficacia e l’efficienza nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione di qualsiasi malattia, dai tumori alle malattie dell’apparato cardiovascolare, dalle fratture al semplice raffreddore, è molto maggiore se non si limita l’attenzione al singolo organo od alla singola malattia, ma se ci si interessa del malato nella sua globalità e si pone attenzione al suo ambiente di vita e di lavoro.
Colgo l’occasione per dare la bella notizia che dal 12 al 14 Aprile sarò a Fiuggi per far conoscere le potenti risorse nascoste presenti in ciascun essere umano. Il nostro cervello, infatti, è anche il più efficiente produttore di farmaci, ma anche di veleni.
Dott. Claudio Pagliara
medico oncologo